Palermo a secco, cominciano i turni
Da lunedì erogazione ogni tre giorni
Gds. — 05 Febbraio 2018
Comune di Palermo e l’Amap hanno deciso di accelerare e di avviare da lunedì prossimo (12 febbraio) il piano straordinario per la gestione dell’emergenza idrica, senza avere ancora l’ufficialità della dichiarazione di stato di emergenza, da parte del governo, che dovrebbe arrivare comunque questo venerdì.
Si parte subito – come riportato nelle pagine del Giornale di Sicilia in edicola – con la distribuzione un giorno sì e due no. Il razionamento riguarderà tutti, case, negozi, uffici mentre l’erogazione continua sarà garantita a ospedali, caserme dei vigili del fuoco ed altri edifici di interesse strategico.
Si comincia dalla zona orientale della città per poi estendere, a partire dal 19 febbraio, il razionamento anche alla parte nord-ovest fino a Mondello.
Brancaccio-Settecannoli, Ciaculli-Giardini, Centro storico, Belmonte Chiavelli-Santa Maria di Gesù, San Filippo e Villagrazia saranno i primi a «testare» il piano dell’Amap.
A seguire tutti gli altri: Oreto-Stazione e Falsomiele (il 13 febbraio), Bandita-Favara e Bonagia (il 14 febbraio).
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….ci sono attualmente altre città in Europa costrette alla turnazione idrica in pieno inverno? ….e ribadisco in Europa, non in Africa, perchè ovviamente in Africa ci saranno… ….no, veramente… ci sono in Europa casi simili? …e se ci sono sarebbe bello sapere cosa pensa la gente di quelle città dei politici che le hanno ridotte in quelle condizioni pietose…
In situazioni analoghe presumo che i sindaci dovrebbero fare a scarica barile per lavarsene le mani e addossare la colpa al sindaco precedente, ma nella nostra situazione difficilmente il sindaco di Palermo, che “governa” questa città da una vita, se ne può lavare le mani… lui è all’origine di questo e di tanti altri problemi che riguardano Palermo…
….ed ora che orlando è del PD… il PD cosa intende fare per scongiurare l’umiliante turnazione idrica invernale?
…ma che c’entrano le città Europee friz!?
Il Sindaco Orlando aveva detto che Palermo è una città mediorentale col tram.
Quindi la turnazione idrica in pieno inverno ci sta!
Africa?
Sono stato spesso in Marocco, e nelle grandi città il concetto di turnazione neanche esiste!
Quà il problema è l’acqua che si perde, e gli allacci a abusivi…che sono tantissimi
Siamo alle solite, non c’è un minimo di programmazione, si lavora sempre in base all’emergenza del momento e ovviamente la colpa è sempre degli altri.
Cosa intendi dire? A cosa alludi? Al fatto che al comune non abbiano programmato la pioggia per tempo?
La Sicilia è la prima regione italiana per rischio desertificazione e l’assenza di pioggia è l’effetto evidente dei cambiamenti climatici in atto.
Cosa si potrebbe (e dovrebbe) fare sul nostro territorio (intendo non solo la città di Palermo, ma tutta la nostra regione), posto che la lotta ai cambiamenti climatici deve avvenire a livello globale? Rifare la rete idrica e sostituire le vecchie tubazioni ormai bucate e i giunti che non tengono più la pressione!!!
La situazione è ancora più grave di quella che sembra. Infatti alcuni quartieri ( per esempio Brancaccio e la costa sud ) l’acqua arriverà solo 12 ore ogni tre giorni e solo di notte. Potete immaginare cosa succede se salta un turno. Inoltre l’idea, per questa estate, sarebbe di erogare l’acqua in 4 turni
Certamente non è colpa dell’amministrazione se non piove però è colpa dell’AMAP e del Comune se la conduttura dello Scillato non è stata riparata ( nonostante le rassicurazioni gran parte dell’acqua si perde a mare come denunciato da un servizio di Striscia la Notizia). e il 30% dell’acqua non si sa che fine faccia. Le bugie e la mancanza di trasparenza sono un grave limite di questa amministrazione. Per esempio quando interrompevano l’erogazione idrica in alcuni quartieri non era per riparare i guasti ma per installare saracinesche indispensabili per razionare l’acqua. I soldi invece di spenderli per sostituire tubature obsolete, cercare nuovi fonti idriche o installare dissalatori sono stati spesi per preparare la turnazione .
….come dice giustamente Irexia DA SEMPRE esiste il rischio desertificazione per la Sicilia…. non è certo un problema nato ieri…. ma come mai la nostra classe politica ha scoperto questo rischio solo nel 2018? Come mai nella campagna elettorale non fu detto nulla agli elettori della probabile futura turnazione idrica invece di vantarsi STUPIDAMENTE dell’aver fatto molto per scongiurare la futura turnazione idrica?
Fino a che punto un politico può raccontare Balle al proprio elettorato senza pagarne le conseguenze legali?
I soldi necessari per migliorare la situazione dell’Amap in campagna elettorale in che modo vennero usati?
Come mai in una regione che da una vita è a rischio desertificazione nel 2018 non ci sono i Dissalatori?
….ad ogni modo intuisco che se si parla di turnazione idrica a Febbraio la situazione non è grave, probabilmente è gravissima…. come mai i dirigenti Amap non dissero nulla sulla gravità della situazione qualche mese fa durante la campagna elettorale? Come mai il sindaco non disse nulla in campagna elettorale? L’elettorato non aveva il diritto di sapere? …mi sembra di capire che l’elettorato non doveva sapere? E perchè?
…..bisognerebbe chiedere LO STATO DI CALAMITA’ NATURALE PER COME VIENE “GOVERNATA” PALERMO DA QUESTA CLASSE POLITICA!!!
…..LO CAPISCONO O NO CHE OCCORRONO I DISSALATORI? E COME MAI FINO AD ORA NON LI HANNO REALIZZATI?
….NON VORREI CHE FINISSE COME PER LA METROPOLITANA…. IN UNA CITTA’ CHE HA BISOGNO DI AVERE UNA VERA METROPOLITANA HANNO REALIZZATO PER “TAMPONARE” IL TRAM… ORA ABBIAMO BISOGNO DEI DISSALATORI E E DI NUOVE TUBATURE E LORO INVECE PER “TAMPONARE” ORGANIZZANO LA TURNAZIONE IDRICA….
Quando quasi metà dell’acqua viene persa per strada per le disastrose condizioni degli acquedotti, di che cosa stiamo parlando?
Da uno studio elaborato dagli uffici dell’europarlamentare Ignazio Corrao sullo stato di avanzamento della spesa dei fondi europei del “patto per il Sud” assegnati alla Regione Siciliana, sarebbero ben 28 i cantieri per la sistemazione delle dighe siciliane mai partiti per 40 milioni di euro mai spesi.
Spiega l’on Corrao “ In realtà questi lavori non sono mai stati avviati, nonostante i primi cantieri sarebbero dovuti partire all’inizio del 2017. Gli invasi sono pieni di detriti e fango perché non hanno mai ricevuto la necessaria manutenzione e quindi per sicurezza, l’acqua in essi contenuta, viene fatta defluire. Morale, con l’acqua in mare, finiscono anche 40 milioni di euro.”
Come si vede parlare di mancanza di pioggia è un modo per nascondere inefficienze e responsabilità politiche gravi.
Preciso che la mia era una battuta ironica con la quale ho fatto il verso ad un utente di questo blog che infatti, come sempre, aveva dato la colpa al sindaco…origine di tutti mali e pure della siccità 🙂
Il commento a cui ho risposto, di altro utente apparentemente nuovo, va in quella direzione comunque e lo dimostra il fatto che parla di gestione dell’emergenza che com’è noto compete al Comune.
Ovvio che sono cosciente e consapevole del fatto che in Sicilia l’emergenza idrica nasce anche e spesso dalla cattiva gestione della politica e dei fondi. Ma qui siamo finalmente seri.
Secondo la Cgil di Palermo, le cause dell’emergenza nella città di Palermo e nella provincia sono da ricercare nell’assenza di un governo unitario delle risorse idriche del territorio e nell’inadeguatezza della programmazione
Dopo un rimpallo di responsabilità tra governo regionale e amministrazione comunale di Palermo, per fare solo un esempio, si è riusciti nello scorso marzo 2017 a riparare parzialmente l’acquedotto di Scillato recuperando all’incirca 350 litri al secondo .
Ne mancano altri 350 litri al secondo, che – per il sindacato- dovrebbero essere utilizzati al più presto per arrivare alla portata che garantisca l’erogazione dell’acqua agli utenti senza soluzione di continuità.
In parole povere, se si riparasse completamente l’acquedotto di Scillato , Palermo riceverebbe ben 350 litri al secondo, che certamente non risolverebbe il problema ma renderebbe meno drammatica la situazione.
“La scandalosa vicenda del guasto sull’acquedotto di Scillato – dice il segretario della Filctem Francesco Lannino – fu denunciata dalla Filctem e dalla Cgil di Palermo in tempi non sospetti, nel lontano 12 giugno 2010. Ben 700 litri di acqua al secondo, di ottima qualità, dispersi nell’ambiente, che potevano arrivare alla città per caduta, senza alcun costo di energia elettrica e preservando, in un’ottica di elementare programmazione, le scorte dei bacini, fondamentali per prevenire ed eventualmente gestire tranquillamente le emergenze”.
P.S. C’è il sospetto che tale crisi idrica e tale ” razionamento”sia voluto fortemente da qualcuno. Invece di litigare perchè non si pensa a riparare immediatamente l’acquedotto dello Scillato.